Quattro Cento quarantotto

Mi racconteranno dei monti, sontuosi ponteggi
senza riposo, di neve uncinata, canuta aureola,
bianca cravatta annodata. Mi diranno come si
accucciano le vite ancora senza parola e come
vanno acquietandosi nei gusci dal fiocco rosa
o color del cielo gli insonni gherigli. Tutto ciò
non avrà mai i miei occhi o le mie mani
se non nell'istante che passerà pulito dal
tuo cuore con un filo così santo
da  allargarsi in un' ostia.