Quattro Cento quattro
Tieni le gambe incrociate? E' questo il tuo scongiuro? Lungo amuleto villoso, ben allenato dal mulinello dei pedali. I tendini inturgiditi forse lo spauracchio per la pagina ritrosa? Oppure scalci con la rozza impazienza di ciò che ancora deve traboccare al mondo? E se e' così quanto ti trattieni in quella posa? Sei curvo o disciplinato? Gomiti sul tavolo e le dita intorno al piatto? Hai esperienza di donne e portate ma questa che ci dividiamo e'femmina senza gonna da sollevare, si assaggia con gli occhi e una volta addentata, di più affama. Dimmi come scrivi, la posizione preferita nell'amplesso di cui sono gelosa. Aggregata di nascosto, tuo vojeur, sto stesa la' al tuo banco aspettando che mi imbocchi di parole. Ma dopo poco raccolgo solo il rantolo asciutto del coito sfacciato da cui nascerà un'altra me felicemente sporca del tuo inchiostro.