Quattro Cento sessantaquattro
Con te vorrei finire. Mare o cielo,
Non importa. Cadendo annegarmi,
e perquisita dal vento farmi
violentare dagli anni. Con te accanto
asciarmi scucire la giovinezza ,
sfoderare dalle braccia il desiderio
di desideri che non somiglino alla tua
testa, sentirmi disossare da tutto ciò
per cui al passante incuriosivo lo
sguardo. Con te vorrei finire
dove vanno tutte le cose che
finiscono insieme, quando gettata
alla risacca degli smessi la giacca
consunta, i bottoni ne seguono
la fatale apnea e nessun messia
ne risparmia le maniche tranciandole,
gemelle siamesi divaricate dalla
perizia del sarto. La morte è
completa e comune sul capo che ha
stancato e te ne sbarazzi senza
operare incisioni. Così voglio
finire se finire è essere dove
so che, stendendo il moncone,
troverei una tua parte a
compiere il gesto che non posso.