Poesia
Quattro Cento Trentuno
L'ultima volta che ti amo sarà come la prima: verra 'con le fuliggini nebbiose di ottobre e la svaporata malizia di Agosto, sarà fiele e zucchero, febbre e sfebbrata, lievitazione e bassa marea, rigurgito e secca. Sarà elezione e condanna, occultamento ed abbocco, risaia e tubero, sbeccata e tornitura. L'ultima volta che ti amo indosserai lenzuola di seppie , rabboccherai con l'inchiostro le lampare intorno al letto e tra le reti cercherai il mio odore arenato. Colonia e zolfo eruttati dalla buca da cui chiamandoti oer la prima volta, per l'ultima ti abbandonavo.