Quel beffardo sorriso che deride

Implorare cercar oggi  da te carezze baci
invocarli quali da te pegni per me d’amore?
Mendico poi bussar  alla porta tua del cuore
che di sé il più basso infin subir  potesse amante
non amato grave  indecoroso assai umiliamento ?
Gioia quindi donarti di un mio possibile tormento?
No, mai: saggio negli ingannevoli mendaci ludi
dell’amore nel tempo sai amica  diventato sono:
così da come ormai da tempo tu mi guardi
come  poi lo sguardo sempre da me tu levi
come  beffarda tra te alfin sorridi  pur io vedi 
mi guardo non piango  di me anch’io sorrido
sfidando ben fisso guardandoti negli occhi
quel sorriso che altro non è che maligna derisione.
Perché dunque pietire lo sappiamo entrambi
quel che di certo tu non mi potrai mai dare:
baci e carezze da te per me pegni d’amore.