Quel trasalire

...c’è una stanza, in fondo al corridoio,
una porta fatta di meraviglie e di ricordi,

saranno forse proprio loro... le meraviglie,
voci argentine di bimbi felici

risate piene, senza freni, maleducate
con quel poco di saliva alle labbra
forse per qualche dentino in meno, non so

ma tutto assume un brivido, pervade il cuore
e senti la pelle che si contrae per il freddo,
quel freddo di felicità malinconica ma comunque
felicità.

Ripercorri sempre il passato quando i tuoi cari sono lontano,
e intanto le barbe ricoprono ormai le labbra bagnate
di saliva, quelle di un tempo
e, il rumore delle risate è cambiato, non la forma
delle labbra sovrastate dagli stessi occhi buoni
e pieni d’amore e affetto.

Cosa sono poi i figli se non quell’argentino vivere
fra fessure di denti mancanti e i loro corpi
rannicchiati fra le tue potenti enormi braccia.

Adesso in quella stanza, in fondo al corridoio,
c’è anche il trasalire della mia aria silenziosa
in attesa di rannicchiarmi fra le possenti loro braccia.