Quel verso libero

Quel verso libero diventa un io
che saluta, la vita scrive
un adagio di ossimori
chini al piede del vento, il dopo
senza noi. Pensiero che cammina:

tic tic ‐la lingua delle parole
sembrava molle invece
stringe corde, s’intreccia
incocca e separa (il silenzio).