Quella porta misteriosa

 

Si sente bussare a questa porta
ma non è come par di sentire
per quel forte soffiar suo
che sia il vento e per meglio capir
a questa di limpido cristallo l’orecchio
tendo mio e un fioco lamento or sento:
chi è? Allor domando son l’ anima buona
d’un trapassato amico tuo e qui vorrei
entrare per un poco come un tempo
antico con te filosofare soggiunge
poi ricordi? Della caducità della vita
dell’eternità del tempo era allora
il nostro disputare or s’apri la porta
or meglio che io la prima vissuta e persa
e immerso dove il secondo all’infinito
regna con più giudizio a te vivo potrò
ben spiegare ma invano d’aprir cerco
la porta e man man più sottil questa si fa
al mio tentar quel vetro  poi di veder
mi par un sorriso amico che triste
ecco poi sparisce e così a tempo presto o tardi
differito qual spirito vagante il saper mio!