Quello che eravamo

Eravamo occhi meravigliati
di fronte a qualsiasi cosa,
suole consumate dalla voglia
di arrivare in prima linea
sull’emozione.

Avevamo mille domande sul cuore,
ma poche armi a disposizione
per scolpire le mura del dubbio,
il mistero delle donne,
l’avvenire.

Eravamo stupori perpetui
sul ciglio di una montagna,
corpi immersi nel torpore
e l’aria triste di chi sogna
troppo forte.

Eravamo scoppi di risate,
fuochi d’artificio nella notte,
ladri di un magico istante
custodito in cassaforte,
immortalato in una foto.

Eravamo fragili fiducie,
confessori di segreti,
quelli a cui bastava una birra
bevuta insieme
per essere felici.

Eravamo amici.