Davanti il rifugio dei miei sogni
in bilico tra essere e non essere,
intrappolato e protetto dal metallo.
Prendo a prestito
il pianto del cielo gonfio,
il suo freddo alito e il suo profondo cuore.
Qui,
note sparse di sfortune vissute,
di altre nuvole tanto uguali
a queste,
di altri cristalli incrinati,
ragnatele che trattengono ciò che sento adesso
... alone alone alone...
Pochi fari sfrecciano,
la luce rifratta,
e suoni molto lontani, solo pochi
decisi a vivere, incuranti.
29 novembre 2005
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