Quo pro merito vestrum Caesar appellatus sum
Fiero e consapevole
della mia libertà comparesca e rumorosa
ho attaccato ai chiodi del passato
il vuoto dei tamburi
che hanno stordito la mia gioventù
Non ho più noia
né più la sente la mia anima
degli urli che la vita
ancor mi vuol dare
nella verità delle assenze
nate dalla sincerità dei sentimenti
Volteggio adesso
colomba felice tra aquile voraci
dentro porti sicuri di rime e di pace
con la natura incaricata
di raccattare i versi persi per strada
e far di questi ulteriori emozioni
affetti nobili e generosi
a sfidare inquietudini e malinconie
e l'incedere del tempo
Cesare Moceo © ®