Rameggiare giallo

Avvampò ramingo il maggio

avvampò col taglio del suo rameggiare giallo incurvando il tramonto e l’arcata. Cortese mi mostrò lei avvampando il maggio. Il maggio bianco sui muriccioli rosi che ascoltavano la vampa

le voci i baci E tu… … tu taci, tu… taci. Torsioni sul sedile, sul volante dove distante

usciva qualche nostra nota, che a quei due spiritelli incerti così prossimi alla sera ammiccava.   Accadde ieri leggera e già oggi mi sciupa il ricordo del vaneggio e il

giro grave della grande ruota sul

grano.