Poesia
Rameggiare giallo
Avvampò ramingo il maggio
avvampò col taglio del suo rameggiare giallo incurvando il tramonto e l’arcata. Cortese mi mostrò lei avvampando il maggio. Il maggio bianco sui muriccioli rosi che ascoltavano la vampa
le voci i baci E tu… … tu taci, tu… taci. Torsioni sul sedile, sul volante dove distante
usciva qualche nostra nota, che a quei due spiritelli incerti così prossimi alla sera ammiccava. Accadde ieri leggera e già oggi mi sciupa il ricordo del vaneggio e il
giro grave della grande ruota sul
grano.