Siam esuli di noi stessi, fratello,
grandi anime errabonde che
planano discrete e martiri
in un dolce cielo porpora.
Siam come isole raminghe,
portate via da forze ignote
allontanate ed avvicinate
dal caos che regge il tutto.
Siamo migratori senza meta,
perenni voli pindarici dell’essere,
giudei senza promessa del vivere,
persi in una corrente dal nome vita.
5 novembre 2013
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