Rapsodia

Mani
sulla mia schiena inarcata
a scivolare di graffi
su quelle corde che sai

Bianche
le dita esangui di strette
a ricamare arabeschi
sullo spartito di me

Sono
uno strumento e un’orchestra
tra una biscroma e un arpeggio
di rapsodie verso il blues

Vibro
di clavicembali ed arpe
e polifonici istinti
in un crescendo di jazz

sciolta
di quelle vette innevate
di quel tuo corpo nel mio
come un assolo di sax