Respiri
E, tarda il sonno a venire
in questa notte
di fine estate
mi avvolge un silenzio
ad ondate
umide, soffocanti
e all' improvviso,
interrotto da un frinire di cicale
remoto, da principio e poi insistente,
metallico,
un clangore minaccioso, ritmato
come qualcosa che s' innalza
su, per un fil di ferro.
Piombo in uno stato
tra veglia e sonno
e, avverto
rumori dall' esterno, in parte uditi,
appena accennati, ricordàti
Una risata,
s' infrange contro i vetri
poi, s' interrompe, ed una voce
si trasforma in un sussurro,
qualcosa di simile al vento tra le imposte.