Ricordi
Rosa il tuo nome e rosa eri di viso
ricordo, Mamma, il tuo bel sorriso;
ricordo quell'incedere tuo lesto,
ricordo radunati i capei a cesto.
Ricordo gl'occhi tuoi castano scuro,
ricordo del tuo amore sempre puro;
ricordo il tuo bel ment'ovaleggiante
su quel bel viso splendido, raggiante.
Ricordo, Mamma, quando al casolare,
raccolti accanto al grande focolare
raccontavi per noi fatti e romanze
di principi e duchesse in grandi stanze.
Principato, ducato e marchesato
quante fiabe per noi ha Tu inventato!
altro dare di più non si poteva:
In miseria di guerra si viveva.
Ricordo i tempi degl'oscuramenti,
i razzi a notte fonda rilucenti,
ricordo le nottate fredde, io ignudo,
quando il Tuo corpo a me facea da scudo
per quei rumori forti ed assordanti
di velivoli in cielo roteanti.
Di gran paura si stringeva il cuore
ma Tu coprivi tutto col Tuo amore.
Allo scoppio di bombe a noi vicino
stringevi a Te più forte il corpicino;
lo facevi, così, con tant'ardore,
che risentirlo lo vorrei a quest'ore.
E, mi ricordo, Mamma, le speranze
che in quelle tristi, brutte circostanze
trasmettevi nel debol cuoricino
dell'arrivo di Papà così vicino.
Lo facevi con sì tanta fermezza
che dissolvevi in me forte l'ebbrezza
nella certezza di veder domani
il Suo bel volto e le Sue grandi mani.
Or più non sei, dolce mia Mamma
cara, di Te solo ricordi in alma
serbo,ricordi che mi servono a pensare,
ricordi che mi portano a sperare.