Ricordo
Ricordo lo scorrere di asfalto per la fuga dall’Italia
Accompagnato da vecchi amici, in mano solo innocenti evasioni.
Forte lo spirito del gruppo che placa i grigi dubbi e ne crea di nuovi, azzurri e verdi.
…e le timide incursioni sul mare, che incorniciava risate e discussioni.
Forse il mare francese è sempre diverso, ti chiedi negli sguardi altrui
se mai passerai di nuovo lì fra mille anni e intanto è già finita.
Come aerei di carta volano bassi i problemi e ridi ancora.
Mentre la lingua si fa greve e le terre più miele.
Ecco, l’eco di una parola è approdato.
E’ disteso ora il corpo rabbonito dalla tregua del pensiero,
primo però tra tutti a voler spulciare colpe e virtù del posto.