Rifraggono rughe, gli specchi

Sei lì a guardarti
nella rifrazione di un attimo 
in quello specchio
che riporta l’immagine 
più recondita di te
E vedi
Vedi i tuoi figli
con le rughe sul viso
La mente ricerca 
susseguirsi di calendari
Ti guardi allo specchio
a conferma dell’attimo: 
ci sei, sei tu 
quella donna
con ancor poche rughe
a raccontare vita
di te di tanti
Volgi lo sguardo:
perfetto circolare seguire 
e vedi quegl’altri
‐ tronchi di nodi rugosi –
La vita è passata 
Indisponente maliarda e infingarda
Cerchi nel campo
uell’io bambino
gli sorridi materna
è lì fanciulllo, irriverente, innocente
non malizia l’adombra
Son rughe sui visi 
a segnare del tempo i passaggi
Pure ti guardi 
nella rifrazione dell’ attimo
e vedi le rughe
dei tuoi figli
degli altri
E poche le tue.