Rifugiato
tu schernisci io tremo
tu provochi io temo
tu parli, io in silenzio affondo, annego
in questo mare nostro della disperazione e morte
tu cerchi inesistenti differenze
tu coltivi la discriminazione nel campo dell’esistenza
io saldo le crepe
tu mastichi procedure, sistemi metodi
regolamenti e decreti che segnano con il fuoco
con il marchio clandestino!
io accarezzo il cuore
io cerco un segno di pace
dopo giorni e notti sotto cieli neri
alla deriva senza speranza in questi dimenticati mari
dopo incubi di morte e di bombardamenti
e tu carichi ancora la tua arma
e tu usi e getti uomini donne e bambini alla deriva
uomini donne e bambini dalle periferie del mondo
io sogno di vivere per un momento
io sogno di poter riposare libero
io sogno rispetto
per me per te e per i nostri figli,
e un solo sospiro
libero
adesso
e così sia