Rimembro ancor
Rimembro ancor, delle campane a festa, rintocchi altisonanti,
nel coral suono, richiamante gente, vestita a nuovo,
nel giorno del riposo,
fra case un poco fatiscenti, ma aperte all'anime di molti,
di ognun che avea bisogno.
L'umile vita sapea donar ancora all'infinito,
sapea apportar conforto allo stentar del prossimo.
Altri tempi ed altri sentimenti, ch'appaiono scomparsi.
Il dì di festa tanto atteso, nella contrada amata, avea sapor diverso,
di pacche sulle spalle e di sorrisi amici,
di abbracci e baci e solidali pianti veri.
Gruppetti nella piazza, a ravvivar le ore mattiniere.
Le donne affaccendate, le tavole imbandite, gremite da parenti,
ch'amavan condividere il desco saporito.
Pietanze prelibate, alfine e non la solita minestra giornaliera,
facean contenti i tanti astanti, riuniti al calor della famiglia intera.
Riunirsi, nel desio d'un comune abbraccio.
L'indifferenza non ne faceva parte, non si sapea che fosse,
vocabolo talmente sconosciuto e atipico,
ancor rimpianto, nel rimembrar quel tempo.