Rimpianti di un poeta (quasi) estinto

"calarsi nel proprio vissuto, a volte, è come farsi un flebo di vita"
Cesare Moceo

Recluso nell'intimità
che mi ha fatto essere
ciò che sono diventato,
percorro ancora a piedi
i pochi metri
che mi separano
dal mio traguardo,
sconfortato nell'angoscia
d'aver vissuto spiaciuto
i dettagli della mia vita
regalati qua e là
dall'anima acerba,
rifinita d'ignoranza
e d'un astruso orgoglio,
soffocato in speranze deluse
e desideri inappagati.
.
Cesare Moceo, da Cefalù donato al mondo, 70N poet‐ambassador t.d.r