Stamane, furtivo
il sole ha scoperto le mie lenzuola
sfiorato delicatamente le mie ciglia
percorso, dolce, il mio collo
curvando seguendo epidermiche traiettorie.
La calda densità dell’astro, fusasi
con una sensazione puntuale,
ha sconfitto il torpore notturno.
Mi sono levato al rito del giorno
illudendomi di rubargli non la forza immanente
ma solo un istante di consapevolezza immensa, profondo.
Cuore mio, custodisci il lume
affinché ti conduca nel nero.
12 gennaio 2007
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Messaggio e candele
di Filippo Gallina
Colui che parla
ruba polvere di pensieri rarefatti;
trattasi d’un furto meticoloso
e nella(…)