Guardavo
ma non percepivo l’essenza.
Udivo ogn’ora le stesse note.
Lambivo l’effimero.
Ero come intrappolato
in quel sogno
senza alcuna via d’uscita.
Mi sentivo inerme
come trasportato da un fiume in piena.
Il mio cuore turbato
era come atrofizzato.
Ansavo,
pativo,
m’agitavo,
mi rivoltavo senza sosta,
non ragionavo.
Allorché Hypnos m’abbandonò
Mater Matuta finalmente m’illuminò
la serenità m’afferrò
e il godimento della vita
in auge ritornò!
18 novembre 2013
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