Riusciremo a far cose per le quali non dovremo perdere la dignità ?

Mi sembra ora di vivere da terzo incomodo, in questo tempo che cova in sè il sentimento fint'offeso della paternità di meschine bugie. Nè m'aggrada il ricordo, seppur spigliato, di una gioventù di cupo rossore, nei respiri repressi d'ansia, come se quei fiati fossero nati da impeti abortiti. E resterò grato a coloro che per il loro piacere mi rispettano, a quelli che il mio nome con gaudio fan lodare, a chi mi rappresenta e s'affretta, per il mio bene, a farmi migliorare. . Cesare Moceo vecchio ragazzo del 53 Poeta di Cefalù destrierodoc @ Tutti i diritti riservati