Poesia
Rivolo
Possa correre un rivolo
giù per vetrate d’occhi
perché non fugga ossigeno in maree
oscure. E che la terra si ravvivi
‐ la fonte cresce in ombra e il nocciolo
è cieco bulbo. Quale sorso
perenne al sorriso trabocca
soffocato sulla clessidra immota.
Sono parole d’ocra. Si dipanano
in spine di tramonto, l’ora gela.