Romantica

Stazione. Persone mai viste dirette al binario Io cammino, ma in senso contrario e tu già mi appari  così come sei. Meravigliosamente confusa da stare male.   Sto bene. Fra le mille strade che ho già percorso le botteghe, i negozi e poi… guarda lontano (nel cielo, maestoso, volteggia un gabbiano) monumenti e chiese che ti hanno cullata orgogliosi, anch’essi, di osservarti da dentro.   Mi fermo. Una vecchia fontana riflette i bagliori del tempo, quella Bocca ti narra una  storia gloriosa io mi perdo nella tua meraviglia. Stupita. Immensa rinascita della mia vita.   Mi spaventi. Quando sotterro i pensieri tra i tuoi neri giardini fra i polmoni del mondo da cui attingo il respiro tu sei il primo tra i miei desideri. Meravigliosamente lontana da stare male.   Attendo. Solo in te vivo,  pruneto di luci alla sera che in molti risvegli attrazione e paura. Io cammino e il tuo****** cuore* non tace: “questo tempo, lo vedi, trascorre veloce”   ‐ Roma 26‐06‐2007 ‐

*****si riferisce al simbolo di Roma per eccellenza, l'Anfiteatro Flavio, immensa testimonianza di un passato più che remoto.