Tira forte
la bora da Trieste,
spazza le foglie
morte nel cortile,
agita le sterpaglie,
cresciute su macerie
di antiche scale
e sferza le muraglie
cadenti e le porte
delle case vecchie
per sempre
abbandonate,
sibila sulle grondaie
arrugginite
e tra queste rovine
noi siamo come
ruggine di vento.
16 gennaio 2006
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