Sacco nero
Piove sul sagrato
l’acqua cancella le orme
del suo passaggio...
il cielo si fa ancora più scuro
e le gocce spruzzate
in abbondanza
si propagano in ogni dove,
è certo un acquazzone
imprevisto o almeno inatteso
a te, che con l’animo sereno
eri uscita con scarpe leggere...
davvero un contrattempo
che in fin del vero
ha fatto la differenza,
tutto credevi, ma non questo
sviluppo della tua storia.
Lui ti ha atteso
proprio all’angolo della chiesa,
e dopo un fallimentare approccio
ti ha seguito fin dentro
il portone,
mai avresti creduto a sì tanto
coraggio, lui così remissivo
adesso è a due passi da te,
a nulla son servite
prima le mali parole
e poi le continue suppliche,
mentre fuggivi sei scivolata
colpa delle scarpe leggere,
è lì che all’improvviso
ti ha colpito
e poi ancora, ancora, ancora...
attorno a te
tutto ha perso colore,
con un fil di voce pregavi pietà
invece lui continuava
con impegno
nel suo intento di distruzione,
desiderava annientarti
cancellarti dalla sua vita,
solo per il semplice fatto
di non aver accettato il tuo no...
Ora che chiusa sei
in un anonimo sacco nero,
il cielo sembra
piangerti ancora
sebbene un nuvola
faccia capolino
come a sembrare di chiamarti,
oh dolce angelo
dalle ali spezzate
da chi si è elevato
a giudice e carnefice,
senza comprendere il valore
del vero amore
che non è sudditanza
ma molteplice pensiero
fatto di azioni e dolci parole
che increspano ora
quel cuore tuo privo di vita
ma non di speranza
nel divenire vita diversa...
Non comprenderò mai
il perché c'è chi decide per altri
nel diritto alla vita,
vita che tu piccola fanciulla
desideravi libera e fiera,
senza nessuna frontiera
fatta di fili spinati
come possono
essere le parole di chi ama
senza capire la pura essenza del dono...
adesso che ti guardo, figlia mia
chiusa in questo freddo
sacco nero
darei la mia vita affinché
non sia più uomo...
© Saverio Chiti, 8 marzo 2023