Saliscendi
All'apice di solitudini improvvise,
saremo insieme?
Similitudini e diversità,
controversie e affinità,
saran motivi posti a separarci
o a consolidar il nostro amore?
Noi due,
facenti parte d'un disegno definito
da tempo immemore, antico,
di cui scriveremo fine
unicamente esistendo,
puntualmente ogni giorno,
sul comune percorso.
Salite e discese
potran portarci al vertice dell'umiltà,
a prender visione del confine del Paradiso
e a declinar al limbo dell'anime indecise,
che, dinanzi al libero arbitrio,
esitan ancora sulla direzione atta a lor misura,
impastata di virtù o all'inverso di vizi capitali
oppur, optando ambiguamente per la via centrale,
scendon a compromessi?
E il declivio alfin s'arresterà,
nel lambir, dell'inferno, le spire,
per ingrate scelte piuttosto pretenziose,
sprovviste d'ogni forma di rispetto e civiltà,
del porsi all'acme del mondo,
perdendos'in valori inesistenti,
privi d'umanità
e facendo brandelli dell'altrui carne a morsi,
onde sovente guadagnar mosche,
nel pugno serrato a sangue
e soggiacer di contro
alle proprie sicurezze infrante.
Saliscendi altalenante
‐ coerente al trascendente aspetto,
generalizzato
equipollentemente alla morte ‐
sarà per noi il giusto sprone
a ricercar l'apoteosi d'un'unione,
pregna di lealtà,
sincerità
e oltremodo d'amore?