S'attarda il tramonto
su questa fredda cornice,
e mentre gli scogli
fanno a gara per esser
baciati dal mare,
due innamorati
si giurano amore
con tenere parole,
innocenti ma affilate
come coltelli.
Danza lontano
una vela decisa,
mentre guardo rapito
i giochi dell'acqua
sulle rocce gioconde,
e m'arrivano confuse
ricette di mare
tramandate da
una vecchia signora,
che fa dono del suo sapere,
per lasciare qualcosa
ad uno sconosciuto
ed entrargli dentro
come una goccia nel mare.
Profuma questo tramonto,
d'alghe, di sole, di pino
e di novembre,
basta chiudere gli occhi
per essere altrove.
Ed ora, che il freddo
mi cinge le mani,
risalgo queste lunghe scale,
regalo per chi si sa amare.
19 novembre 2011
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Non pretendo che ogni oggetto su questo mondo svolga la funzione per cui esiste e per cui gli hanno dato un nome, vorrei solo che l'Umanità si fregiasse di tale appellativo con merito.