Scalpellature della mente
Scribacchino esiliato nei versiluoghi di pietà e di pacemi raccolgo e mi disperdo nel pensiero di un futuro nell'ombra convinto che i miei versi saranno letti nel tempo dell'utopia quì spesso la penna vorrebbe cadermi di mano sommossa d'inaridito inchiostroMi scorgo avviluppato in antichi ceppia viver ancor di spezzoni d'estetae di fervorose sensualità adagiate con amoresulla pelle delle paroletra gli occhi timidi della mia diversitàE in questi intimi piaceri mi narro entusiasta nell'inquietanterealtà che m'attornia.Cesare moceo poeta di Cefalù Destrerodoc tutti i diritti riservati