Scende la sera, a lungomare

Il tramonto fascia l'orizzonte d'un caldo abbraccio, mentre i gabbiani danzano, raffigurando armoniosi balletti con magiche evoluzioni, nel cielo rosseggiante dei raggi del sole che pigramente scompare al di là del mare. In lontananza, barche di pescatori al ritorno, navigano con scia quieta adagiandosi sulle onde placide del mare inerme. Uno spicchio di luna fa capolino nella penombra della sera, a dare fresche ispirazioni ai cantori della notte e stelle lucenti rischiarano vergini sogni agli innamorati. Seduto sui gradini di questa scalinata, lo sguardo perso oltre l'infinito, m'immergo in quest'affascinante atmosfera parlandomi dentro, ma la mia voce rimane solo una tediosa eco dei miei mille pensieri. Cesare Moceo poeta di Cefalù Destrierodoc @ tutti i diritti riservati