Scendo le sponde

Non ha mentore la luna
che assurge al velo della notte
e transita supina
la resa al carcere, si sfuma in rune
di stelle, supplice
d’aperto stormo.
Non sono uccello d’ali mozze
fermo sul ramo o pinna che risale
la corrente, né scoria nel dirupo.
Scendo le sponde
come un fiume che tintinna
di sole la sua culla.