Acceso da Scirocco il giorno si spegneva all'apparir d'un delizioso spicchio di luna flebile.
La cenere orientale di quel demone lasciò il suo seme ovunque: mura colorate d'ambra, strade lastricate d'un rosso scuro d'Africa che si macchiano di sangue al suo pianto.
Preludio a stagioni perdute, ove immemori riecheggiano tremendi i timori d'ieri; incespicando tra le nebbie del mio virtuoso cammino ritorno all'agognato nido e tra le onde perdute delle parole risuona l'eco della mia vana speranza.
Come un battello varato ma mai ammarato m'imbarco in fantastici viaggi senza mai sfiorare l'acqua.
19 aprile 2006
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di Ivan Iurato
Calma rugiada t’omaggia l’occhio
d’un superbo stagno
ove la pupilla tua secca vibra,
verde luna(…)