SCONOSCIUTA
Un semplice giorno piovoso
hai trasformato in meraviglioso.
Sedevi su un comune sgabello
tu che eri l’essere più bello,
la tua beltà incantata
non passò inosservata:
prima ho ammirato i tuoi rigogliosi capelli,
e poi anche i tuoi graziosi anelli,
e quindi il tuo sorriso smagliante
e il tuo sguardo abbagliante,
e le tue vesti sgargianti
che eran le più eleganti,
e la tua voce delicata
era una melodia fatata,
e quando il tuo dolce profumo ho inebriato
a me parea di esser rinato:
eri un fiore profumato
che nella mia vita era appena sbocciato,
e la tua soffice pelle color cioccolata
era più morbida della seta più pregiata,
e le tue folte ciglia arcuate
sono state le più amate,
e le tue labbra carnose e provocanti
eran le più eccitanti,
e da quando ho notato i tuoi brillanti occhi neri
sei sempre nei miei pensieri,
e quando ho stretto la tua calda mano
ero più fortunato di ogni altro umano,
perché da incantevole sconosciuta
una grande sorpresa sei divenuta:
la musa ispiratrice
della mia poesia rivelatrice.
Non mi scorderò mai di te,
perché sarai sempre dentro di me.
Eugenio Flajani Galli
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