Scrivo di me, dei miei giorni colorati di realtà.

Circondato dal superfluo,
stringo tra le mani tutti i dì
la sacralità del mio silenzio,
nella libera scelta d'amarlo
e di sentirlo tanto intenso nella coscienza
da voler sopravviverlo ai giorni.
E navigo tranquillo
per questo calmo oceano
di comunanza d'intenti,
senza rinunciare al mio sapere,
lucido specchio del mio Essere,
e senza presunzione di porto in cui attraccare,
fino a trovar in me la rotta più certa.
.
Cesare Moceo quasi 70N di Cefalù poet‐ambassador t.d.r