Scrivo poesie da una soffitta immaginaria

Scrivo poesie da una soffitta immaginaria,
dove qui ho ricordi mai accaduti,
dove ho guardato albe, lune e tramonti.
In questa soffitta ho parlato d'amore,
qui ho pianto al buio
e ho visto un'illusione cadere.
Di notte con le candele
ho guardato ombre danzare,
ho osservato il volo delle falene
e ho sognato angeli, fate
e fiabe da raccontare,
giullari e cavalieri,
re, draghi e regine,
principi, incantesimi,
maghi e streghe,
orchi, elfi e gnomi con tesori
da custodire.
Ho fatto mille viaggi
da questa soffitta immaginaria,
ho scritto lettere e poemi
e racconti surreali,
ho confessato segreti e dolori,
ho scavato nella mia anima
per scoprire di avere pregi e difetti
come tutti gli esseri umani
e varcare la soglia della superficie,
per comprendere la vita
con i suoi misteri
e dimenticare i miei passi sbagliati.