Scrivo versi per liberare
il mio finito infinito
da catene e fantasmi,
sostare sotto le stelle
di cieli proibiti
da lontane torri,
rimanere a immaginare
quegli occhi che mi porto
nel cuore,
senza fare rumore.
Scrivo versi che sporgono
dalla solitudine,
che raccontano di me
e delle mie mille maree
quando resto per giorni
senza parlare,
quando mi ferisco
nell'attraversare domande
e nel cercare risposte
contraddittorie,
quando ascolto una canzone
e la memoria inizia
ad amare con dolore.
12 luglio 2021
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Quando sento la solitudine fin dentro le ossa, ripenso a quella vertigine chiamata Amore, che lega i confini di due anime perse nello stesso desiderio.