Se solo io potessi aprire la mia porta e trovarti sulla soglia a sorridermi con in braccio il vino buono e gli occhi colmi di poesia,
ti inviterei ad entrare per saziarci ancora di briciole di quiete sorseggiando calici di sole, inventando scorribande tra i fiori palpitanti della mia tovaglia.
Se solo il vecchio del tempo ci prendesse per mano
e potesse ricondurci al nostro primo incontro
più forte ancora di quella volta
ti stringerei sulle cave costole per ripararti dal crudele fato.
Se ancora potessi regalarti
parole nuove
come ciliegie succose,
le adagerei una dopo l'altra
tra le tue labbra ferme
adesso che il tuo silenzio mi scorre nelle vene e riempie d'argilla
i solchi del cuore.
28 maggio 2024
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