Sei
Ti ho visto suonare vibrazioni sul il mio torace.
ricamarne il suono di
poesia e brace.
Ho visto danzare le tue mani sulla mia pelle
Appiattirne i dossi,
sognarne le stelle.
M’insegni la vita,
Svuotandola di segni,
le mie vanitose vampe,
gli stranimenti.
Sei una lacrima lucida
aggrappata ad un sorriso,
Ancorata all'essenza
che lentamente s'asciuga
impavida, perfetta,
assente.
Sei un arcobaleno che dipana le mie radure,
tenere le tue aurore,
luccicano strazianti d'oleandro e miele,
colorando i miei capricci,
le ragioni mai provate,
mai corrotte, mai troppo amate.
Sei l’angelo che confabula con il Diavolo,
ramingo di terre antiche
pasciuto, forte e magnifico,
nel ventre caldo di Dionisio
che t’insegno’ l’amore denso,
mentre leggera disegnavi pertiche
con il cuore acceso.
Sei lo sputo dolce delle stelle,
che m’ammalia di zucchero filato
incollandomi disteso
sul tuo fastoso prato di nebbie.
Sei tutto e non sei niente,
plettro immaginato
che vibra nel mio vanto,
sussurro mai iniziato
che sfuma dolcemente
sul mio canto.
Onirico sapore incontrastato,
che desta ogni aroma nel mio fiato.