Sei Cento Sessantacinque
Nel pomeriggio che va tra il rantolo
sgozzato dei maiali, terrestre mattanza,
tonni zampati, rosee rese grugniformi,
Santi Pietri in cotenna, nel pomeriggio,
dicevo, che va tra il Golgota rustico e
le sterpaglie in fumo,idolatria di campi,
vello d'oro e lama, muovo i piedi nelle
scarpe mosse e la via dice di se.
Gomme e piume, pneumatici, tutta
nei e carboncino,ossa contro ossa.
Mia nonna sgrassa il brodo e
pare pepita la gelatinosa anima
adunatasi nella sala del setaccio
alluminio.Così cresciamo più
alti e più sani, chi sposa e chi
è medico, adusi e rimpolpati nel pomeriggio
'80 che si mozza in vista della sera;
sul mare la rossa lucertola, tramonto,
affumicatura vespertina, casa in pace.
Chiudono le porte e le persiane
in sintonia, meccanismo ed unisono,
orchestrata e perfetta dal nonno
previdente: tutti dentro al primo gong del buio.