Sei la cura per me
Sei l’eco muta dell’eterno sospiro,
la luce che scivola su un tempo reclino,
dove il vento si frange in silenzi d’argento
e l’anima trema nel sacro mistero.
Tu, verbo sospeso su labbra di vento,
essenza di fiato che scioglie il destino,
sei il solco che incide la notte dei giorni,
il lume che arde fra ombre di vetro.
Nel tuo sguardo si scioglie l’inverno,
nel tuo tocco si frange il dolore:
sei l’unguento che placa le vene del sogno,
il balsamo arcano che scioglie il mio nome.
E quando l’ora si curva al tramonto,
quando il cielo si fa cenere e bruma,
tu sei il lume che torna a destarmi,
sei la cura che scioglie ogni pena.