Vaneggio tra gli interstizi intricati del sogno, impigliata nelle umide labbra dal sapore di vita, nella grandezza dei contorni definiti, sfumati nel bagliore dell'alba che sorge.
Sono prigioniere di questo limbo, dove il tempo si distende come seta, e le stelle danzano al ritmo dei battiti del cuore.
Mi perdo nelle ombre che si allungano, mentre il vento sussurra segreti ancestrali, e la luna veglia silenziosa sopra di me.
In questo labirinto di illusioni e desideri, cerco il filo che mi riporti alla realtà, ma mi lascio cullare dalla dolcezza dell'incanto, immergendomi nel mistero di ogni notte.
19 marzo 2024
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Si può stringere la consapevolezza di quello che si è, ed essere inerme di fronte ad eventi che si ripetono con ciclicità, non una condizione di cambiamento, ma di spreco di energia. Rivoluzionari pensieri che non prendono corpo, nel ciclo vitale, non ghermiscono profondità.