Sento

Sento
la nostalgia della tua carne
ascritta alle trame del piacere
e solfeggio l'attimo depresso
con l'inerzia delle mie paure.

Scarto
la malinconia dei numeri primi
e gioco alla roulette coi resti
mentre anelo il ludibrio dei tuoi cateti
e il gettito ribelle dell'ipotenusa.

Accordo
il limite del tempo
come liutaio in pasto all'ossessione
mentre di tramonti scansiono l'aria
in un cielo che di te ha il respiro.

Sento
il mio piacere lento
muovere le corde delle tue preghiere
ed un sapore lieve
assecondare il verbo tra le tue labbra.