Senza avviso alla cittadinanza
E delle vuote coscienze inchiodate
ad assi a variabile eleganza? Fedi truccate,
un parapendio da sbirciare, quell’amare
da fachiri in mimetica: ho da inchiostrare
i tasti dell’ispirazione tre volte
al giorno nell’antico forno dalle molte
risposte. Le ho riposte nell’angolo
più luminoso della stanza, il calcolo
delle probabilità dice che nessuno
le noterà prima di un decennio. Al raduno
dei meteoriti, la prima stella ha parlato
di distorsioni dello spazio profondo, fiato
ne servirà parecchio dinanzi allo specchio
muto del vecchio poeta. Ad orecchio
sembrerebbe una nenia quella in arrivo
dal mare, l’occhio dice altro: il direttivo
delle acque ha deciso a maggioranza
per l’invasione, senza avviso alla cittadinanza.