Senza mai poter dire "ahi!"

Figlio di un fragile destino

gironzolo in quella squallida
sofferta infanzia

ormai polvere della mente 

e mi accorgo di essere rimasto ancòra là
rintanato nell'angolo

tra zuffe feroci urla impazzite
lontane grida sperdute

souvenir d'antichi dolori

lo sguardo abbassato

un rumore conosciuto di passi
e io nudo

esposto alle tue cinghiate
librate con furore

rannicchiato con la testa tra le mani

confuso

disperso tra profumi e colori
strazio e dolore

senza poter mai dire "ahi"

sto qui ora a cantare
il mio gracile urlo fatuo

postumo

ribellione futile...
e custodire il pianto

ormai pianto.
.
cesaremoceo