Senza te
In spazi deserti e sconosciuti affondo
se tu non sei, se vai
se solo e freddo io resto
in taciuto sepolcro di tormentata terra .
Cosa farò io solitario in solitario orto
ove solo amara pianta di antichi sogni tende
ingiallite fronde e inesistenti frutti?
Dimmi!
sperduto bacerò umida zolla
ove tenero piede passando
smarrì fragile impronta?
Ombra inseguirò
d‟evanescente amore?
Erba maligna di insonni lacrime cresce
e avvolge e oscura
lacrimosi occhi annosi
pasto d‟angosce e d’incombente fine
come coltre d‟asfalto di fumante pece rovente.
E più non crescono aromi né canditi né inebriante succo
della tua bocca nido di baci e di inquieta passione
e spoglie ombre e spettri per me danzanti
e ossute
Cosa farò?
Piangerà il braccia di folli alberi ghignanti
abitano arido mio letto.
mio cuore teneri cuccioli
gli occhi tuoi festosi
e lontano guarderò il mare
cercherò tue labbra
ritroverò parola e suono e festa
di tua speziata voce.
Parole ora coltivo e piango, ebbre folli parole
e schegge di cielo vecchio e stanco raccolgo
in solitario asilo.
Ma rivedrò tuo viso
giuro, amore mio.
((Gabriele Prignano))
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