Non avrei dovuto,
poi l’ho rovinato il più bel fiore, io
che l’ho riconosciuto.
Caduto sulla terra,
smarrito da un creatore più buono.
Eri il regalo di Dio alla sua sposa terra,
una stella di mille colori.
Io, incapace di vedere,
cercai di nuovo in quel prato
e non trovai profumo più buono;
e di quello, da quel giorno,
rimase con me soltanto un ricordo.
A tratti li credo esistenti,
in basso il fiore e dentro,
in alto, la stella…
poi è tardi, un rumore mi sveglia.
27 febbraio 2008
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