Non so se è fantasia
o se davvero il mondo mio si schiude
o forzatamente aspetta.
E’ solo il vento che spinge alberi e velieri,
che vince la transumanza dei miei pensieri.
Ma c’è
e dentro si fonde col sangue.
Esprimere l’incubo assorto: lontano.
Mi strozza questa fede,
mi spinge lentamente.
L’immagine di piccole cose lontane,
cavilli quotidiani
che perdo giorno dopo giorno,
che seguo, ma non vedo.
E l’aria nel cielo non entra.
Mi manca la vita.
Ho perso!
Ancora una volta
all’alba scompare
l’ostacolo folle
che il mondo accompagna violento.
28 novembre 2012
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