Poesia
Sessanta
La gioia finisce nel lampo: la mano
sorride, il corpo è una bara che
la terra non ingoia se pecca di morte.
Ho visto fiori infilare la testa sotto
la gonna dei campi, una lingua
cercare rifugio fra i denti.
La paura è pervinca dove stanno i bambini.
Non so storcere la voce all'inverno,
mutilargli la storpia gamba di Febbraio,
come Cenerentola in bilico su un moncherino,
zoppicherà presto un tacco di sole.